domenica 18 agosto 2013

Siracusa - Area marina protetta del Plemmirio

















Lo scorso 29 luglio è scaduto il vincolo biennale alla riserva del Plemmirio. Esattamente il 29 luglio 2011 fu approvato un Decreto Regionale (ex legge 98/81) per l’istituzione della riserva della Penisola Maddalena, che ingloba tutta l’area della Pillirina e che ne tutela l’integrità per due anni più due di eventuale proroga.

Numerose sono state le pressioni, giunte alla Regione Siciliana, in seguito all’emanazione del suddetto decreto, con numerose osservazioni dei privati, interessati alla realizzazione del Villaggio Turistico della Pillirina. Osservazioni che chiedevano la riperimetrazione della riserva, allo scopo di scorporare dalla stessa, l’area di interesse del Villaggio Turistico. Osservazini che sono state “respinte” dall’organo preposto, ovvero dal Consiglio Regionale Protezione Natura (CPRN) nel maggio del 2012.

Alla fine di luglio, pochi giorni prima della scadenza, l’Assessore Regionale al Territorio e all’Ambiente Lo Bello, ha proposto la costituzione di un “Gruppo di lavoro, composto da rappresentanti della Regione, del Comune di Siracusa, dei Tavolo per il Lavoro, e dalle Associazioni Ambientaliste, che “senza pregiudizio alcuno”, si confronti e discuta della nuova perimetrazione della Riserva del Plemmirio”. Nei giorni passati avevamo segnalato la crescente pressione esercitata dal Tavolo del Lavoro e dai proprietari delle aree della “Pillirina” sugli organi che hanno la competenza per l’istituzione della Riserva Naturale Orientata “Capo Murro di Porco e Penisola della Maddalena”, allo scopo di consentire l’edificazione di una grande struttura turistica.

Adesso si è oltrepassato il segno: la proposta avanzata - a quanto pare di comune accordo dall’Assessore e dal Tavolo del Lavoro - è un fatto gravissimo, perchè individua un percorso del tutto irrituale che mina il regolare corso della procedura istitutiva della Riserva. Non si è mai visto un assessore regionale contrattare l'istituzione di una Riserva e suggerire, cosi come riportato nel comunicato stampa del Tavolo del Lavoro di Siracusa, la creazione di un "Gruppo di Lavoro" per definire il perimetro della Riserva. La legge regionale in materia di parchi e riserve (legge n. 98/81) non prevede assolutamente queste procedure. Ed ancora più grave è che l’Assessore Regionale Territorio e Ambiente non abbia ancora convocato il Consiglio Regionale per la Protezione del Patrimonio Naturale (CRPPN) per esprimere il proprio parere sulle osservazioni formulate sulla proposta di riserva naturale e sulla integrazione del Piano Regionale Parchi e Riserve Naturali, necessario per includervi l’area naturale protetta in oggetto. È chiaro il tentativo di portare su un piano extra istituzionale un procedimento che dovrebbe riguardare esclusivamente gli aspetti e le caratteristiche ambientali paesaggistiche e di tutela di biodiversità dell’area in questione. Altro che “metodo innovativo”, il “gruppo di lavoro” che si prospetta è un pateracchio indecoroso, contrario alla legge! È del tutto evidente che SOS Siracusa e le singole associazione che la compongono, che non hanno mai offerto alcun avallo al metodo proposto, si rendono assolutamente indisponibili a far parte di qualsiasi “gruppo di lavoro”. Dell’iter istitutivo se ne occupino gli uffici dell'assessorato regionale, il Consiglio Regionale per la Protezione del Patrimonio Naturale e la 4ª Commissione dell'Assemblea Regionale Siciliana. Detto ciò notiamo che il cosiddetto Tavolo del Lavoro di Siracusa ha assunto in questa vicenda un ruolo di lobby, inteso come gruppo di pressione che, più che auspicare, difendere, come dice di fare, l'interesse generale sta sponsorizzando un singolo progetto economico come se da questo dipendesse il futuro turistico della città.

Ci chiediamo, a questo punto, se oltre alla società Elemata srl non ci siano altri soggetti interessati che abbiano direttamente o indirettamente interessi o tornaconti di qualsiasi natura, sull'area della Pillirina. È diventato insopportabile il tentativo reiterato di screditare il ruolo degli ambientalisti, indicati quasi come filosofi della contemplazione fine a se stessa da colori i quali da anni continuano a parlare di strategie economiche volte al rilancio occupazionale della nostra provincia con scarsissimi risultati e obiettivi raggiunti. L’assessore lasci perdere la concertazione e metodi che nulla hanno a che fare con il corretto esercizio delle proprie funzioni istituzionali; proceda subito all’integrazione del Piano Regionale dei Parchi e delle Riserve Naturali al fine di includervi la Riserva Naturale Orientata in oggetto e pertanto convochi con celerità il Consiglio Regionale per la Protezione del Patrimonio Naturale e dopo trasmettea gli atti alla IV Commissione dell’ARS al fine di esprimere i pareri previsti dalla legge propedeutici all’emissione del decreto assessoriale di modifica del Piano.

S.O.S. Siracusa

latomie della pillirina (sullo sfondo l'isola di ortigia)

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